ROVIGO – Si è svolta nella chiesa di San Bartolomeo la cerimonia della consegna dei premio “Polesine chiama Messico”, i “Premi Nobel dell’Amore, in segno di solidarietà, di volontariato e di fratellanza. Madrina dell’evento la soprano Katia Ricciarelli. Presente la pianista Milena Dolcetto. A presentare gli ospiti Angioletta Masiero.

 

Ad impreziosire l’evento i canti della Corale di Mazzorno Destro diretta dal Maestro Marco Finotti. A decretare i vincitori, la giuria, composta dal Vescovo di Adria e Rovigo, Monsignor Pierantonio Pavanello. Dal presidente di giuria del Premio di Bottighe, don Massimo Barison. Dal presidente della Provincia di Rovigo, Enrico Ferrarese. Dal sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin. Dal parroco della chiesa di San Bortolo di Rovigo, don Andrea Varliero. Dal consigliere comunale di Rovigo, Paolo Avezzù. Dall’insegnante di Bellombra Adria, Fauzia Bertaglia. Dall’insegnante di Taglio di Po, Marinella Smiderle. Dal giornalista e scrittore di Rovigo, Ivan Malfatto. Dall’imprenditore di Rovigo, Matteo Suriani. Dal Segretario del Premio di Rovigo, Giancarlo Checchinato.

Tra i premiati:

Emanuela Pizzardo e Dante Buson, sposi di Rovigo. Interpreti di una meravigliosa storia di adozione fatta di un’unica parola: Amore. Oggi sono i genitori di Abinet fin dal 2009 e di Tommaso Sintayehu dal 2013 nati in Etiopia. Per loro l’adozione è stata una poesia, un inno all’amore incondizionato che si è nutrito nel tempo dell’attesa, di mistero, di desiderio, di pazienza, di tenacia. Insegnano che i figli nati dal cuore sono più figli ancora degli altri, sono figli all’ennesima potenza. Con il loro esempio tanto ricco di valori e significati insegnano che la famiglia diventata tale tramite l’adozione, è testimone ed anticipatrice del mondo che verrà, della società multietnica del futuro. L’adozione, infatti, coniuga la diversità etnica con quella culturale ed è portatrice di novità nel contesto sociale. Sono state inviate, vicino a Emanuela e Dante, anche altre famiglie che hanno adottato dei bambini e sono state ringraziate per l’esempio che hanno dato con questo loro gesto.

Luca Borgato, giovane di Rovigo impegnato notevolmente nel servizio educativo rivolto alle giovani generazioni della Parrocchia di San Bartolomeo. I volontari sono i veri eroi silenziosi della nostra società. Luca è un raro esempio di giovane che dedica parte del suo tempo ad iniziative sociali ed è vero interprete del valore del volontariato, che non si misura in termini di tempo, ma di cuore. Luca è impegnato nella gestione della Estate Insieme, momento aggregativo fondamentale per la Parrocchia di San Bartolomeo e della città di Rovigo. E’ appassionato di comunità e di educazione nel suo servizio presso l’asilo nido. Premiando Luca vogliamo riconoscere la bellezza e la speranza che tanti giovani portano avanti per un mondo migliore.

Paolo Ghiotti, legale rappresentante della Ditta Ghiotti B. & L. snc, nata nel 1926 a Trecenta ed oggi leader nel campo dell’edilizia. E’ stato per molti anni Presidente dell’Ance Veneto.  Paolo è un imprenditore di successo e volontario/benefattore che dona parte del suo tempo ed il suo talento alla collettività con generosità. La sua gioia è di essere solidale verso il fratello che soffre perchè gratificato dall’aiutare gli altri. Da molti anni è operatore dell’Unitalsi ed accompagna spesso gli ammalati a Lourdes. “vivi per gli altri e vivrai per te stesso” è il motto di Paolo. Nel giugno scorso è stato insignito a Cavaliere del Lavoro dal Presidente Sergio Mattarella. Paolo merita il Premio “Polesine Chiama Messico” perchè ritenuto un grande esempio da indicare alla collettività per il suo mecenatismo e per essere consapevole che il volontariato contribuisce a costruire un mondo migliore.

Suor Neli Salete Bordignon, nata in Brasile, fin dal 1985 è religiosa nella Congregazione Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Oggi è missionaria guanelliana e Madre Superiora della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine. Le persone consacrate sono un segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna, sono profezia di condivisione con i piccoli, con i poveri e con i meno fortunati. Il Premio “Polesine Chiama Messico” edizione 2024, intende esaltare il lavoro costante e la missione quotidiana di suor Neli e di tutta la struttura della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine, quale esempio di rara generosità e sensibilità umana, e per saper dire ogni giorno “eccomi” per offrire agli altri il loro amore sempre ispirata dal carisma di San Luigi Guanella.

Paolo Mancin, nato a Porto Tolle. Uomo del Delta del Po. Pescatore provetto. Con grande impegno amministra il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine di Scardovari, che raggruppa oltre 1400 famiglie. E’ considerato meritevole unitamente al Consiglio di Amministrazione del Consorzio per la quotidiana e generosa azione di sostegno umano, psicologico ed economico esercitata nei confronti delle oltre 1400 famiglie associate in un momento di grande disagio e di grave crisi causata dalla invasione irreversibile del granchio blu che ha messo in ginocchio l’economia dell’intero comparto produttivo. Fratellanza, solidarietà e amore verso il fratello che soffre tendendo sempre la mano a chi ha bisogno, sono i valori guida di Paolo Mancin e del Consorzio che quotidianamente sono punto di riferimento di tutti gli associati. Le persone che lavorano insieme con onestà, solidarietà, trasparenza ed attenzione verso i soci, vinceranno tutte le sfide. Da solo non sei nessuno, ma cooperando insieme si può arrivare dappertutto.

Monsignor Vanni Cezza, nato a Nova Milanese il 29 maggio 1941, è sacerdote dal 25 giugno 1967. Assume varie cariche di responsabilità come Assistente Diocesano dell’Azione Cattolica per circa 10 anni. Rodigino d’adozione diventa Parroco in alcune parrocchie della Diocesi di Adria-Rovigo e responsabile per molti anni di una struttura dedicata ai più soli ed emarginati “Porta Verta” di Rovigo, nella quale ogni giorno ha dedicato la sua completa disponibilità, la sua generosità nell’ascolto condividendo il malessere sociale. La sua specificità, credo, sia stata la dedizione alla pastorale familiare. Innumerevoli coppie di fidanzati e sposi ed intere famiglie si sono rivolte a lui e ai suoi collaboratori per un conforto, per un indirizzo e per un orientamento della vita familiare. Nella casa da lui fondata coesistevano tante persone come una vera comunità. Si può dire che è stato un antesignano, un fondatore e un iniziatore della pastorale familiare ancora 30 anni fa. Assistente spirituale dei gruppi di volontariato della San Vincenzo de’ Paoli, don Vanni Cezza è meritevole del Premio “Polesine Chiama Messico” in forza della sua dedizione al volontariato, alla solidarietà e alla fratellanza dimostrata in tutto il suo operato.

Ai premiati è stata consegnata una scultura di vetro con raffigurate due mani che si stringono realizzata dall’artista Jone Suardi di Abano Terme.

Nel corso della premiazione, ci sono state tante sorprese. Alcune riservate a Katia Ricciarelli. Infatti, la sindaca Valeria Cittadin, le ha donato una targa del Comune di Rovigo.

Giancarlo Checchinato, ha coordinato la premiazione, e, con l’occasione ha parlato della sua esperienza come giocatore di rugby. E, a sorpresa, sono state consegnate alla soprano una scultura di colore rosso, e una maglia della squadra di rugby abbinata al pallone.

Il Premio “Polesine chiama Messico” è stato ideato in onore della Vergine di San Juan de Los Lagos, giunta a Panarella dal Messico per creare un ponte di fratellanza tra i due popoli e unirli in un mondo migliore.

Il Premio intende essere una onorificenza che ogni anno viene attribuita a cittadine e cittadini per il loro impegno nella solidarietà e nel volontariato al fine di portare alla ribalta “esempi civili” da indicare alla collettività e soprattutto ai giovani quali esempi da imitare. Dopo la cerimonia c’è stato un momento conviviale al centro parrocchiale.

Barbara Braghin