Ogni anno, la struttura di radioterapia oncologica dell’Ospedale di Rovgo, eroga 12000 prestazioni: già 8000 per il 2024. I pazienti seguiti sono circa un migliaio. Numeri che profilano l’attrattività di una divisione d’eccellenza. Lo staff dei professionisti cura i tumori attravarso raggi X.

“Per radioterapia, in oncologia, si intende un intervento terapeutico localizzato, non invasivo e asintomatico, prevalentemente eseguito in ambiente ambulatoriale e finalizzato alla cura dei tumori, al miglioramento della prognosi e all’aumento dell’aspettativa di vita del paziente. Il suo principio fondamentale consiste nell’induzione di necrosi, ossia nella morte selettiva delle cellule tumorali, attraverso l’impiego di radiazioni ad alta energia, denominate “radiazioni ionizzanti” – spiega il Direttore della struttura dell’Ospedale di Rovigo Giovanni Pavanato – La radioterapia è spesso descritta come “chirurgia non invasiva” poiché, in determinate circostanze, si presenta come un’alternativa preferenziale rispetto alla chirurgia convenzionale. Tuttavia, nonostante la sua efficacia come trattamento singolo, la radioterapia viene con larga frequenza abbinata alla chemioterapia”. Il centro di Rovigo cura tumori della mammella (140 casi ogni anno), prostata (42), del cavo oro faringeo (40) e oltre 100 metastasi ossee con trattamenti palliativi e controllo del dolore).

La dotazione tecnologia è di ultima generazione: per le terapie sono a disposizione due Acceleratori Lineari molto performanti e in grado di eseguire tutte le tecniche radioterapiche più avanzate. Uno in funzione dal 2021 e il secondo installato di recente e in funzione da aprile 2024. È in corso inoltre l’installazione della nuova TAC-simulatore anch’essa di ultima generazione ad elevato standard tecnologico.

“Usiamo a siamo formati per utilizzare percorsi moderni come la tecnica conformazionale a tre dimensioni ma soprattutto le tecniche più innovative come la VMAT (Volumetric Modulated Arc Therapy), associata alla IGRT (Image Guided Radiation Therapy) – spiega Pavanato – Disponiamo inoltre della più moderna tecnologia per il monitoraggio della posizione del paziente in corso di trattamento (SGRT – Surface Guided Radiation Therapy). Sempre più utilizzata inoltre è la Radioterapia Stereotassica sia encefalo che body, che occupa un ambito ormai importantissimo nella nostra attività”. Lo staff, che opera in visione multidisciplinare, è formato da 6 medici oncologi radioterapisti, oltre al

Direttore; un coordinatore, sei infermieri, otto tecnici di radioterapia e un operatore socio assistenziale. “Diamo alla partecipazione, all’accoglienza, e al vissuto dei nostri pazienti grande importanza. Il dialogo con i pazienti e i loro familiari è fondamentale – spiega Pavanato – dal momento della accettazione in reparto, fino al completamento della cura e successivamente nella fase del follow-up, viene posta da tutto il personale particolare attenzione alle esigenze sia materiali che psicologiche e umane che inevitabilmente, in queste patologie, impattano in maniera significativa sulla gestione della malattia e sulla qualità di vita”.

“In questo mese dedicato al tumore del seno, ringrazio lo staff della radioterapia per la cura oltre la cura, un concetto che fa la differenza, e che permette di supportare pazienti e famiglie costantemente e con straordinari risultati”, conferma Pietro Girardi Direttore Generale.

Barbara Braghin