Sarà il veicolo per tutte le iniziative che rispondano alle criticità sociali e culturali del territorio e nazionali. Primo progetto “People First” con la Comunità di Sant’Egidio per la formazione e l’inserimento lavorativo di giovani Neet, donne e lavoratori stranieri. Il Presidente Leopoldo Destro: «Uno strumento per affrontare assieme le sfide contemporanee che coinvolgono non solo le imprese, ma le famiglie e la comunità e un laboratorio di progetti di inclusione, partendo dalle esigenze delle persone»
Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – Confindustria Veneto Est ha annunciato oggi a Palazzo Giacomelli di Treviso la nascita di «Fondazione CVE Collabora», tra le prime Fondazioni in Italia promosse da una associazione territoriale di Confindustria, con lo scopo di ideare e sostenere progetti volti a favorire l’inclusione sociale, lavorativa ed economica, nonché la valorizzazione della cultura d’impresa.
Viviamo un momento storico caratterizzato da un declino demografico strutturale, denatalità e invecchiamento della popolazione, fragilità crescenti in alcune fasce della società, sia tra i giovani sia nella fascia di maturità e terza età, un mercato del lavoro in rapida evoluzione e fabbisogni occupazionali insoddisfatti, immigrazione. Tutto ciò ha creato nuovi bisogni, con una doppia valenza di urgenza e di opportunità per il tessuto economico e sociale, verso i quali negli ultimi anni l’attenzione delle imprese è cresciuta in modo significativo. In questo contesto, la Fondazione sarà il veicolo di Confindustria Veneto Est per realizzare tutte le iniziative che rispondano, a vario titolo, alle criticità sociali e culturali che il territorio deve affrontare, con possibilità di operare anche a livello nazionale ed internazionale.
Al centro delle prime iniziative ci saranno dunque l’educazione e la formazione, elementi ritenuti cruciali per lo sviluppo del capitale umano e l’inclusione sociale, il lavoro, per favorire l’occupazione e monitorare le esigenze delle imprese del territorio e la casa, proseguendo lungo il solco tracciato nell’ultima Assemblea e dall’accordo siglato con la Regione del Veneto proprio per lavorare assieme, tra l’altro, alla creazione di soluzioni abitative a costi sostenibili per i lavoratori, giovani famiglie o collaboratori provenienti dall’estero.
«È un onore per me presentare questa Fondazione frutto dell’impegno e della visione di questa Associazione – ha dichiarato Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est –. La presiederò per qualche mese, per poi passare il testimone al Presidente che mi subentrerà, nella consapevolezza che questo strumento potrà essere determinante per affrontare assieme le sfide del domani. Al centro dell’operato della Fondazione ci saranno, infatti, tutte quelle sfide contemporanee che coinvolgono non solo le imprese, ma anche la comunità e le famiglie, fulcro della crescita economica e sociale del nostro territorio. Questo progetto che abbiamo a lungo studiato e condiviso ci permetterà non solo di raccogliere e mettere a frutto la generosità dei nostri associati ma anche quella di tutti coloro che, credendo nella bontà dei nostri progetti, vorranno dare il loro contributo per realizzarli. La Fondazione non vuole essere solo uno strumento operativo, ma un laboratorio dove creare veri e propri progetti di inclusione sociale partendo dal sostegno alle persone e ai loro bisogni. Lo faremo coinvolgendo le associazioni, come la Comunità di Sant’Egidio, che operano sui nostri territori e a livello nazionale, nonché mettendo a fattor comune la nostra capacità di fare rete con le imprese e le istituzioni per rispondere, assieme, alle sfide sociali ed economiche più urgenti, offrendo soluzioni concrete per costruire un futuro più inclusivo e solidale», ha concluso il Presidente Destro, ringraziando il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti, presente oggi alla presentazione della Fondazione, la Responsabile della Comunità di Sant’Egidio per il Veneto Alessandra Coin che vi ha preso parte, insieme al Vicepresidente Vicario dell’Associazione, Alberto Zanatta.
Fondazione CVE Collabora sarà immediatamente operativa per promuovere le attività e i progetti definiti dal suo Consiglio di Amministrazione con programmazione anche pluriennale, attraverso collaborazioni con enti pubblici e privati, istituti e associazioni. Potrà raccogliere fondi e gestire risorse per finanziare iniziative concrete, avviare collaborazioni con altre Fondazioni e soggetti correlati, nonché realizzare attività di studio, promozione e divulgazione. Con lo stesso spirito la Fondazione potrà raccogliere fondi anche da soggetti privati, presentando progetti e proposte che potranno essere sostenuti anche da singole imprese che diventeranno così cofinanziatori di progetti in ambito ESG perfettamente rendicontabili.
Tutti gli incarichi operativi e gestionali della Fondazione saranno svolti a titolo gratuito e saranno espressione della governance di Confindustria Veneto Est. Unico incarico esterno sarà per il controllo di gestione, affidato ad un soggetto indipendente a garanzia della massima trasparenza.
La Fondazione, per Statuto, ha sede a Treviso e può contare inizialmente sulle risorse raccolte grazie alla generosità degli associati nella charity dinner dell’Assemblea 2023.
Confindustria Veneto Est, come ancor prima le Associazioni che l’hanno costituita, da lungo tempo è attiva nell’impegno sociale per il territorio. Nel solo 2023, primo anno di operatività di Confindustria Veneto Est, sono state realizzate iniziative sociali e culturali per un valore complessivo di oltre 500mila euro. Sono progetti sviluppati nel territorio insieme a enti pubblici e privati, che da oggi saranno curati da Fondazione CVE Collabora, consentendo di ampliare la partecipazione ad altri soggetti, a partire dalle imprese associate.
Progetto “People First” – Fondazione Collabora e Comunità di Sant’Egidio
Il primo progetto di Fondazione Collabora è “People First”, un programma in partnership tra le società di formazione di Confindustria Veneto Est (Fòrema, UNIS&F, Punto Confindustria) e la Comunità di Sant’Egidio che pone al centro le persone, in particolare quelle appartenenti a categorie più vulnerabili, motivate ad entrare, o ritornare, nel mondo del lavoro.
“People First” si rivolgerà in primis a giovani NEET, donne e lavoratori stranieri consentendo loro di formarsi e riqualificare le loro professionalità riuscendo così a far incontrare domanda e offerta di lavoro.
La Comunità di Sant’Egidio, con cui Confindustria Veneto Est collabora da tempo, porterà nel progetto la sua presenza a fianco dei più fragili, con la preziosa sua esperienza dei corridoi umanitari e la loro complessa gestione operativa e amministrativa, che hanno consentito di far giungere in modo regolare in Italia e nel Veneto lavoratori e famiglie di origine extracomunitaria, che potranno così, attraverso la formazione e il lavoro, inserirsi nella comunità locale.
«Di fronte alle grandi sfide del nostro tempo – la guerra, le migrazioni, i giovani – nessuno può sottrarsi: tutti abbiamo una responsabilità comune – ha dichiarato Alessandra Coin, Responsabile della Comunità di Sant’Egidio per il Veneto –. Riconoscere questo è già un primo passo verso la ricerca di soluzioni concrete. Accoglienza e integrazione sono strettamente legati e vanno di pari passo. È qui che si inserisce il lavoro che la Comunità di Sant’Egidio fa da tanti anni. In particolare, con la formula dei ‘corridoi umanitari’ abbiamo potuto osservare la vitalità della società civile. Quando le cose sono fatte bene, quando le persone sono accompagnate, i percorsi di integrazione sono possibili. E rispondono anche a un bisogno evidente di manodopera. In questo modo, si superano il clima di allarmismo e le paure, gettando le basi per costruire insieme un futuro migliore. Per questo la disponibilità di Confindustria Veneto Est a collaborare è importante».
L’obiettivo è far incontrare le esigenze delle imprese e i bisogni dei lavoratori, puntando sulla formazione come strumento primario di inclusione sociale e lavorativa. Attraverso la formazione, il progetto mira a favorire l’inserimento, l’up-skilling e il re-skilling di quei soggetti deboli che sono esclusi o penalizzati da un mondo del lavoro in continuo cambiamento.
Barbara Braghin