Rivà (Rovig0) – La classifica finale della Cronoscalata Cividale – Castelmonte, appuntamento valevole per il Campionato Italiano Velocità Montagna corso nel weekend, lo vede inserito nella lista dei ritiri ma la due giorni friulana del pilota di Rivà ha confermato, ancora una volta, quanto il binomio con la Citroen Saxo gruppo A sia fortemente competitivo.

All’apertura effettiva delle ostilità sportive, nella giornata di Sabato dedicata alle prove, il portacolori di Gaetani Racing, sulla vettura del double chevron curata da Assoclub Motorsport, veniva penalizzato nella prima salita dall’aver raggiunto un concorrente che lo precedeva.

Dopo aver segnato il quinto tempo in A-S, secondo tra le millesei, il polesano si rifaceva nella successiva tornata, firmando la terza prestazione in gruppo e la seconda in classe.

“Nella prima prova ci sono state parecchie interruzioni” – racconta Mancin – “ed abbiamo perso tanto tempo con una bandiera gialla ed una rossa. Ho raggiunto un concorrente che mi precedeva che, nel fare manovra, mi ha rallentato parecchio. La strada era pure umida e non ho voluto rischiare mentre nella seconda manche siamo andati decisamente in crescita, calcolando anche il fatto che era da parecchio tempo che non correvo in salita con la Saxo.”

Archiviato un Sabato incerto la pioggia si faceva notare maggiormente nella nottata, rendendo ancora più insidioso il tracciato con un Mancin chiamato a ripensare ogni suo piano.

In un gruppo da una decina di partenti, molti dei quali dotati di mezzi con una cavalleria superiore a quella del pilota della scuderia di San Giorgio delle Pertiche, il cronometro sanciva la seconda migliore prestazione, in A-S e tra le millesei, con un gap risicato dalla leadership.

Una scelta di gomme apparentemente azzardata pagava dazio, tra i pochi a montare le intermedie contro la maggior parte dei concorrenti al via di gara 2 con le slick, con Mancin che, stando agli intertempi, stava ribaltando le sorti di una classifica provvisoria ora a suo favore.

La doccia fredda arrivava a poche centinaia di metri dal traguardo con un guasto tecnico che lo appiedava, servendogli sul piatto un boccone decisamente amaro da digerire.

“Sapevamo che Bommartini era l’uomo da battere” – aggiunge Mancin – “e chiudere gara 1 al secondo posto di gruppo e di classe era un ottimo avvio per noi. Grazie ad un provvidenziale consiglio di Luca Gaetani, patron di Gaetani Racing, siamo partiti per gara 2 con quattro intermedie, centrando la scelta ideale per le condizioni di un fondo asciutto in partenza e bagnato nella seconda parte. Al terzo intermedio, stando ai nostri conti, avevamo dato dodici secondi a Bommartini, passando al comando del gruppo e della classe. Nemmeno l’aver raggiunto il concorrente che ci precedeva, sorpassato senza problemi, aveva rovinato i nostri parziali. A duecento metri dal traguardo, in un tornante destro, ho sentito un brutto rumore in scalata ed il semialbero che esce dal cambio si è spezzato. Una delusione che non so tradurre in parole al momento ma sono comunque felice dell’equilibrio del setup che abbiamo trovato.”