Le feste si avvicinano, ma per molti arriva anche il “Christmas Blues”

Il Christmas Blues, o malinconia natalizia, è un fenomeno emotivo che colpisce molte persone durante il periodo delle feste. Cerchiamo di comprenderne meglio le cause, le esperienze personali e i modi per affrontarlo con l’aiuto della Dottoressa Stefania Iade Trucchi, Psicologa, Psicoterapeuta e Terapeuta EMDR Practitioner, specializzata nelle aree del Disturbo post-traumatico da stress e del disturbo da trauma complesso, attacchi di panico, disturbi alimentari, violenza, dipendenze affettive e rielaborazione del lutto.

Dottoressa, quali sono le cause principali di questa tristezza natalizia?

La tristezza natalizia, o “Christmas Blues”, è spesso legata a diverse cause. Tra queste, le aspettative irrealistiche che rendono difficile accettare una realtà meno “perfetta” del previsto, la nostalgia per persone care assenti e un senso di solitudine che può essere amplificato in questo periodo. Anche lo stress finanziario e l’accumulo di impegni possono contribuire, rendendo il periodo festivo fonte di pressione anziché di gioia. Infine, il cambiamento delle routine e la ridotta esposizione alla luce solare possono influire negativamente sull’umore.

Il Natale è tradizionalmente associato alla famiglia e alla convivialità. Come crede che la mancanza di queste esperienze possa influire su chi soffre di Christmas Blues?

La mancanza di famiglia e convivialità a Natale può amplificare la solitudine e il senso di vuoto in chi soffre di Christmas Blues. Senza legami affettivi o momenti di condivisione, il periodo festivo può diventare un doloroso promemoria di ciò che manca, aggravando i sentimenti di tristezza e isolamento.

Pensa che i social media abbiano un ruolo nel peggiorare il Christmas Blues, mostrando una versione idealizzata delle festività?

Sì, i social media possono avere un ruolo significativo nel peggiorare il Christmas Blues, poiché mostrano versioni idealizzate delle festività, con immagini di famiglie felici, regali perfetti e momenti di gioia. Questo alimenta il confronto sociale, facendo sentire chi è già vulnerabile meno adeguato o più isolato rispetto agli altri. La discrepanza tra la realtà personale e ciò che viene mostrato online può accentuare sentimenti di solitudine, insoddisfazione e malinconia.

Quanto è importante, secondo lei, parlarne apertamente con amici o familiari?

Parlarne apertamente con amici o familiari è molto importante, perché condividere i propri sentimenti può ridurre il senso di isolamento e normalizzare le emozioni negative legate al periodo natalizio. Questo gesto favorisce la creazione di un ambiente di supporto emotivo, in cui è più facile sentirsi ascoltati e compresi. Inoltre, aprirsi con le persone care può aiutare a rafforzare i legami, stimolare consigli utili o soluzioni pratiche e rendere il peso del Christmas Blues più gestibile. Il dialogo è spesso il primo passo verso un maggiore benessere.

Quali sono i suoi consigli per chi teme di vivere il Christmas Blues ogni volta che si avvicina il Natale? Attività come il volontariato o concentrarsi su obiettivi personali, per esempio, possono aiutare?

Per chi teme il Christmas Blues, il volontariato può essere un’ottima soluzione, aiutando a spostare l’attenzione verso il supporto agli altri e creando un senso di connessione. Concentrarsi su obiettivi personali o attività piacevoli, come hobby o piccoli progetti, può mantenere la mente occupata e offrire gratificazione. Creare nuove tradizioni personali e parlare apertamente con amici o familiari può inoltre alleviare il disagio, aiutando a vivere il Natale in modo più sereno.

In chiusura, cosa può fare ognuno di noi per rendere il Natale un periodo più inclusivo e meno stressante per tutti?

Per rendere il Natale più inclusivo e meno stressante, possiamo iniziare a ridurre le aspettative irrealistiche, mettendo al centro i legami autentici piuttosto che perfezione o consumismo. È importante coinvolgere chi potrebbe sentirsi solo, come amici, vicini o colleghi, invitandoli a momenti di condivisione. Offrire ascolto e supporto emotivo senza giudizio può fare una grande differenza. Infine, valorizzare gesti semplici e autentici, come il volontariato o il sostegno a chi è in difficoltà, aiuta a creare un clima più accogliente e solidale per tutti.