(Storia dal web). Molti conoscono la tragedia del Titanic, il transatlantico ritenuto inaffondabile. Ma pochi hanno sentito parlare di Jenny, la gatta che potrebbe aver percepito l’imminente disastro prima di chiunque altro a bordo.

Jenny non era una gatta qualunque. Era la gatta di bordo ufficiale della nave, incaricata di tenere sotto controllo la popolazione di ratti. Durante le prove in mare del Titanic, diede alla luce una cucciolata di gattini e fu amorevolmente accudita da un membro dell’equipaggio di nome Jim Mulholland.

Jim le aveva preparato un piccolo nido caldo vicino alla cambusa, vicino al calore delle caldaie. Durante le pause, le portava di nascosto dei pezzetti di cibo. La loro tranquilla routine portò un raro senso di calma in mezzo alla frenesia dei preparativi per il viaggio inaugurale della nave più grande e lussuosa del mondo.

Ma poi… qualcosa cambiò.

Pochi giorni prima che il Titanic salpasse da Southampton, il comportamento di Jenny divenne irrequieto. E poi – senza alcun preavviso – iniziò a trasportare i suoi gattini, uno ad uno, fuori dalla nave. Giù per la passerella. Verso la terraferma. E non tornò mai più.

Jim la osservò. E qualcosa scattò nella sua mente. “Questa gatta sa qualcosa… qualcosa che noi non sappiamo”. Fidandosi del suo istinto – o forse del suo stesso – Jim preparò la sua borsa. Scivolò silenziosamente fuori dalla nave. Non fece più ritorno.

Tutti sappiamo cosa successe dopo al Titanic. La nave affondò tragicamente durante il suo viaggio inaugurale.

Anni dopo, Jim, ormai anziano, raccontò la sua storia a un giornalista. Attribuì a Jenny il merito di avergli salvato la vita. Il suo istinto – antico, silenzioso e incrollabile – potrebbe essere stato l’unico vero avvertimento che qualcuno abbia mai ricevuto.

Perché a volte, gli eroi non indossano uniformi. A volte, hanno la pelliccia, i baffi… e un cuore che semplicemente sa. Questa è la storia di Jenny, la straordinaria gatta del Titanic che sfidò il destino (Storia dal web).

Barbara Braghin

L’Empatico Giornale