Roma. Si è trattato di un appuntamento a lungo atteso, organizzato dall’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS di Anzio guidata dalla giornalista Lisa Bernardini, quest’anno in collaborazione strategica con il Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP) guidato da Ruggero Alcanterini, ed ACSI – Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero presieduta da Antonino Viti.

“Storie di Donne” ha il merito di portare all’attenzione del pubblico e della comunicazione quelle donne, note o meno, che si sono distinte nel campo delle professioni e, con abilità e dedizione, hanno saputo portare un contributo rilevante alla società contemporanea.

Donne del mondo dello spettacolo, imprenditrici, scrittrici, registe, attiviste, scienziate e intellettuali si sono avvicendate nel tempo sul palco della rassegna e hanno ritirato il premio loro conferito per onorarne la carriera professionale. Per molti secoli, le donne sono state lontane dal mondo professionale, private della libertà di scelta e relegate in ambito domestico; ma oggi, con le loro abilità e le loro competenze, contribuiscono in maniera rilevante all’avanzamento dei saperi. L’edizione del decimo anno ha seguito una particolare declinazione fair play ed un fil rouge sociale, soffermandosi sull’importanza della prevenzione della salute.

Le premiate 2024 di “Storie di Donne” – Special Fair Play Edition sono state S. E. Sig.ra Eleni Sourani, Ambasciatrice della Repubblica Ellenica in Italia; il Tenente Colonnello Giulia Cornacchione, tra le primissime donne ufficiali dell’esercito, che ha combattuto contro un tumore e racconterà le incredibili iniziative per la ricerca in cui si è adoperata, radunando 3000 commilitoni e dedicandosi ad encomiabili raccolte fondi; Ginevra Barboni, figlia e nipote d’arte – fotografa, regista, docente di Cinema – con predisposizione a trattare temi sociali; la D.ssa Michela Perrotta, biologa e ricercatrice, nonché CEO You Emergency Group, Presidente You Donna APS, docente di Marketing e Comunicazione già responsabile marketing per alcune multinazionali nel settore della salute (che al tavolo ha parlato di tutti i progetti che intrattiene con ACSI da tempo); Grazia Urbano, stilista (Premio Speciale), da anni sensibile al tema della salute, ed organizzatrice di eventi di moda in Italia e all’estero, organizzando sfilate anche con malate oncologiche. Assenti giustificate nell’ occasione, ma a pieno titolo nella lista delle premiate di quest’anno, la giornalista TG2 Laura Berti – Responsabile della rubrica Medicina 33, ed Annalisa Minetti, atleta paralimpica e Responsabile Nazionale Pluridisabilità ACSI, oltre che cantante.

A coordinare gli interventi è stato Anthony Peth, conduttore Tv e testimonial AISOS – Associazione Italiana Studio Osteosarcoma. L’iniziativa culturale è stata inaugurata da una formazione da camera tutta in rosa della Banda dell’Esercito Italiano, con la direzione del Maggiore Antonella Bona (quest’ultima tra le premiate di “Storie di Donne” 2023). Ad aprire  l ‘appuntamento, tre brani che hanno regalato emozioni a tutti  i presenti” :  “Tema d’amore” ( tratto da -Nuovo Cinema Paradiso- Morricone), “Libertango” (Astor Piazzolla)  e – tutti in piedi – “Canto degli Italiani”.

Molti gli ospiti prestigiosi accorsi all’ evento, come il Vice Capo Missione dell’ Ambasciata di Grecia a Roma, Ministro Plenipotenziario Sig.ra Christina KARAGIORGA, ed il Consigliere Signora Dimitra MAZARAKI, Capo dell’Ufficio della Diplomazia PubblicaAl seguito, il giornalista della Stampa Estera George Labrinopoulos e Konstantina Pilafa Presidente dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Roma. In ordine casuale, hanno presenziato tra gli altri all’appuntamento anche la  contessa Luciana Marcellini Gaddi- Hercolani (la più giovane nuotatrice olimpica della storia, a 12 anni), il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, la cantante e conduttrice Gio’ Di Sarno, la Prof. Giovanna Del Vecchio Blanco Associato di Gastroenterologia dell’Università degli Studi Roma Tor Vergata, lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio Barboni, l’imprenditore Daniele Losquadro.

Barbara Braghin