Milano, 21 febbraio 2025 – Un post-punk aggraziato, sospeso tra essenzialità, comfort ed eleganza. È la proposta con cui il nuovo brand Noir Déchiré di Davide Casadei, neodiplomato all’Istituto Europeo di Design di Milano, punta a rompere silenziosamente gli schemi del menswear da Palazzo Giureconsulti, al Fashion Hub che Camera Nazionale della Moda Italiana dedica a una selezione dei migliori designer emergenti particolarmente rivolti all’innovazione nella sostenibilità.
Noir Déchiré – in mostra dal 25 febbraio al 3 marzo 2025 – propone 10 capi che nascono dall’evoluzione della collezione menswear “Indossando la Pioggia”, progetto con cui Davide Casadei ha da poco discusso la tesi del Diploma Accademico di Primo Livello in Fashion Design in IED Milano. Anche grazie al contributo creativo della collega Emilia Nardi – art director del brand – l’obiettivo è superare i confini del menswear convenzionale celebrando la tensione tra il comfort della maglieria decostruita, segnata da trame spezzate, e la rigidità della struttura sartoriale, tra il vissuto e il ricercato, offrendo storie di imperfezioni decadenza e ribellione.
Tutti i capi sono realizzati selezionando tessuti e filati di alta qualità provenienti da fine serie e giacenze di magazzino di aziende italiane. Il design viene così adattato alle materie prime disponibili, consentendo una produzione in quantità limitata e promuovendo un approccio alla moda più consapevole e sostenibile.
L’ISPIRAZIONE – Con la collezione “Indossando la Pioggia”, Casadei punta a creare un immaginario estetico che mantenga riferimenti sia al contemporaneo che alle tradizioni, come monito per un nuovo inizio, superando appunto i confini del menswear convenzionale. Il punto di partenza è il testo “Istruzioni per la regressione” di Anna Valeria Borsari, da cui è scaturita l’analisi dei codici formali dell’abbigliamento maschile: un contenitore rigido e delineato che socialmente influenza il modo di pensare cosa sia giusto indossare. “Mi approprio dei canoni formali e della loro storia per creare un’alternativa, una sorta di armatura: la collezione vuole riportare alla memoria il potenziale sovversivo dei vestiti per cui le manipolazioni, i tessuti e le trame interrotte della maglieria hanno la funzione di trasmettere quella sensazione di regressione di cui parla la Borsari, per far sì che non vincano le influenze esterne dei tempi che viviamo – racconta Davide Casadei.- ‘Indossando la pioggia’ vuole essere un cambiamento di prospettiva, vuole rompere le sovrastrutture che quotidianamente regolano il nostro vivere: gli abiti diventano strumenti di dissenso, aprendo strade inedite”.
“Davide Casadei indaga la moda come atto di ribellione silenziosa, decostruendo i codici dell’abbigliamento maschile per ridefinirne i confini – commenta Umberto Sannino, Head of Fashion School IED Milano.- Il suo approccio unisce ricerca concettuale e sensibilità materica, traducendo la tensione tra rigidità e fluidità in capi che raccontano storie di imperfezione e trasformazione. Con Noir Déchiré, il designer regala forma a un’estetica post punk in cui ogni dettaglio è un frammento di racconto, ogni tessuto è un manifesto di sostenibilità e consapevolezza”
Barbara Braghin