Padova. Nella sala conferenze della Fiera di Padova, all’interno di ExpoScuola 2024, si è tenuto il convengo “La violenza nelle relazioni: bullismo, cyberbullismo e violenza di genere”, organizzato dalla Fondazione Libra Ets. Ha aperto il pomeriggio Giuseppina Filieri, psicologa e psicoterapeuta e presidente della Fondazione Libra Ets, invitando sul palco Elisa Cavinato, consigliera della Regione del Veneto che ha detto: “Nel mese dedicato alla violenza contro le donne, questo incontro assume, una valenza ancora maggiore”. Ha poi passato la parola al segretario provinciale del nuovo sindaco carabinieri, Antonio Grande. “Credo fermamente che la scuola sia il punto di partenza per prevenire e debellare fenomeni come bullismo e cyberbullismo” le sue parole. Il pomeriggio è quindi continuato con le testimonianze di due ragazze e un ragazzo che hanno raccontato le loro esperienze come vittime di questi fenomeni e come ne sono usciti. L’incontro è quindi proseguito con l’intervento del criminologo, docente Iusve e membro della Fondazione Libra, Marco Monzani. “Anche la cosiddetta violenza di genere, che non è soltanto la violenza dell’uomo nei confronti della donna, ma è tutta quella forma di violenza nella quale il genere è una delle variabili da tenere in considerazione – ha affermato -. Ma quello che interessa a noi criminologi è soprattutto la sfera relazionale tra il cosiddetto autore e la vittima di bullismo. Ha poi parlato l’avvocato Alberto Petti, membro della Fondazione Libra. “Chi è vittima di bullismo percepisce solitudine, impotenza, e potrebbe pensare una frase: “tanto il bullo non si può fermare e non la pagherà mai” – ha precisato -. Invece, questo aspetto sta cambiando, perché, con la legge 70 del 2024, c’è stata un’apertura di questo fenomeno che è stato considerato un vero e proprio reato”. La parola è poi passata a Marco Mazzoni Nicoletti, avvocato e presidente di Corecom Veneto che si è complimentato con le ragazze e il ragazzo che hanno raccontato le loro storie dicendo loro che hanno saputo stravolgere un problema facendolo diventare una testimonianza.

Costituita a Padova il 18 febbraio 2021 Fondazione Libra, non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, in particolare si propone quale scopo fondamentale quello di andare a scardinare un fenomeno, quale quello del bullismo, in tutte le declinazioni e forme, unitamente a quello di prevenire e scongiurare comportamenti espressivi di forme di violenza di genere, nei rapporti interpersonali della vita di relazione, ed in particolare negli ambienti scolastici e di lavoro. Fondazione Libra rappresenta il terminale su cui convergono le evidenze maturate nel corso degli ultimi anni tramite il progetto Frena il Bullo, che, portato avanti a livello nazionale, ha visto coinvolti numerosissimi ragazzi e ragazze, genitori ed insegnanti. Ed è proprio a partire dalle richieste avute dai principali fruitori che il gruppo di lavoro di Frena il Bullo, ha sentito la necessità di creare sinergie ed azioni di intervento, ancor più strutturate, al fine di far attecchire una cultura orientata al rispetto dell’altrui diversità, al superamento di stereotipi, alla ricerca di uno scambio relazionale di tipo cooperativo e non esclusivo, all’ inclusione sociale. sulla scorta di queste convinzioni è nata Libra. Il raggiungimento dei fini istituzionali viene perseguito mediante lo svolgimento in via esclusiva o principale di attività di interesse generale, tra cui l’educazione, istruzione e formazione professionale, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa. La formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa. La promozione della cultura della legalità e della nonviolenza e anche delle pari opportunità. La tutela dei diritti umani e dei minori.

Barbara Braghin