Parigi – La città di Parigi è stata palcoscenico di un evento straordinario che ha ridefinito i canoni dell’eleganza globale: la GX Fashion Week, svoltasi nell’iconica Galerie Bourbon, ha irradiato l’essenza stessa della moda contemporanea. A orchestrare questo capolavoro di stile e creatività è stata Gentiana Dervishi, lungimirante presidente dell’Associazione APS Showteam, già trionfatrice alla GX Fashion Week di Milano appena dieci giorni prima. Un mosaico vibrante di talenti globali ha irradiato la passerella parigina in un crescendo di estetica e raffinatezza, ospitando stilisti da ogni latitudine del pianeta, così rappresentando tutti i continenti eccetto l’Oceania. Questo mosaico di creatività ha trovato eco anche nella straordinaria eterogeneità delle modelle e dei modelli, determinando un autentico spettacolo di moda transculturale e intercontinentale, elevato da una polifonia di stili e tradizioni. Uno dei momenti più evocativi ed eccentrici è stato il debutto di Hippy Samurai, che ha catturato l’attenzione con un’armoniosa fusione tra tradizione e avanguardia, portano in scena una sinfonia sartoriale in cui l’antica arte del tessuto giapponese si è sposata a innovative performance teatrali, trasformando la sfilata in una vera e propria opera d’arte vivente, capace di oltrepassare i limiti della moda per sfociare nel sublime. Dal Messico ha fatto il proprio ingresso trionfale la designer Erika Yulisa Ibarra Vega, (Skin by Erika Vega), celebrando creazioni di intimo che comprendono fasce e corsetti, oltre ad altre meraviglie che hanno incantato i Vip presenti e che si sono rivelate un inno alla femminilità. Erika Yeimeleth Islava Ibarra (Yei Design), ha fatto il suo ingresso nel mondo della moda con una collezione che si preannuncia già come rivoluzionaria, promettendo di riscrivere i codici del settore con uno sguardo fresco e visionario. Owana Lima (Nicteel), invece, ha introdotto un tocco di sostenibilità radicale, fondendo la ricca tradizione culturale guatemalteca con un’attenzione rigorosa all’etica eco-friendly. La sua collezione ha dimostrato come l’eleganza possa essere compatibile con un impegno concreto per l’ambiente, proponendo capi che celebrano la bellezza naturale senza comprometterla. Un altro momento di grande impatto è stato quello regalato da Ketty Nuñez (Kenu). La designer ha saputo magistralmente amalgamare esuberanza cromatica e passionalità con la precisione e la rigorosa sobrietà del design svizzero. Ogni capo ha rappresentato un incontro dialettico tra energia e compostezza, esuberanza e misura, affermando la sua visione di una moda che può essere al contempo espressiva e rigorosa. Mokodu Fall, con la sua collezione monocromatica, ha fatto rivivere l’Africa in una narrazione simbolica densa di significato. I suoi abiti, caratterizzati da contrasti tra bianco e nero, hanno evocato l’essenza della savana africana, catturando la potenza primordiale del continente. Attraverso una narrazione visiva ricca di suggestioni, Fall ha saputo tradurre in tessuto un linguaggio potente e universale, che trascende i confini geografici per toccare corde profonde dell’animo umano. A chiudere questa apoteosi di creatività e stile è stato Fouad Guerfi (Fouad Couture), che con la sua collezione intitolata “You Better-Fly Butterfly” ha offerto una riflessione sofisticata sul tema della metamorfosi e della grazia. Ispirandosi alle farfalle, simbolo per eccellenza di trasformazione, ha saputo reinterpretare con modernità i costumi tradizionali algerini, infondendovi una leggerezza e una fluidità che ne hanno esaltato l’essenza senza mai tradirne la storia. L’efficienza e la maestria organizzativa dietro un evento di tale portata non sono da meno. Alessia Xhafa ha coordinato impeccabilmente l’aspetto tecnico dell’evento, mentre Arta Kola e Ledi Dupi hanno coordinato la sezione Hair-Make-up con la collaborazione dell’AB Pro Make-up Academy di Barbara Screti. Tutto grazie alle prestigiose professioniste come Liljana Grembi, Valentina Shiala e Liri Maletaj, Bruna Mandri, Jetmira Rrucaj, Silvana Merkoqi, Alessandra Ruggeri, Azzurra Palmisano, Rosaura Epifani, Alicia Mancino, Martina Dimitri, Federica De Padova. La copertura mediatica, curata meticolosamente da Cristina Iannò ed Alessio Marrari, ha garantito che l’evento raggiungesse un pubblico globale, trasmettendo al mondo intero l’essenza ed il messaggio di questa straordinaria celebrazione della moda. Al termine della serata, Gentiana Dervishi ha condiviso una riflessione che ha catturato lo spirito di questa edizione: “Questa GX Fashion Week Paris rappresenta la quintessenza della nostra visione: celebrare la diversità, l’eccellenza e la creatività senza confini. Abbiamo creato una piattaforma che non solo esalta il talento, ma promuove un dialogo culturale attraverso il linguaggio universale della moda. Siamo fieri di aver mostrato al mondo il potere trasformativo del design, che può unire e ispirare.” L’Evento ha tatuato un’impronta indelebile nel firmamento della moda internazionale, dimostrando come il settore estetico possa tradursi in un potente veicolo di dialogo interculturale, capace di unire tradizioni, visioni e sensibilità diverse in un’unica, straordinaria celebrazione di bellezza e innovazione. E ora, l’attesa per le prossime edizioni è già febbrile, con la promessa di continuare a sorprendere e innovare in nome della diversità, dell’inclusione e dell’eco-friendly.
Barbara Braghin